Per voi

Per voi
che siete chiusi in un Palazzo inaccessibile
che sapete difendere solo i vostri privilegi
e gli amici degli amici…
Per voi
che avete azzerato i sogni di milioni di persone
che desideravano solo vivere in un Paese libero
un Paese civile e veramente democratico
Per voi
che avete mandato allo sbaraglio magistrati e poliziotti
gente che ha pagato con la vita
l’amore per la legalità e per questa terra desolata.
Per voi
che avete lacerato e diviso questo Paese
che avete spento il futuro dei nostri ragazzi
togliendo loro anche la speranza.
Per voi io non provo disprezzo
e nemmeno odio
solo pena e commiserazione.
Vorrei possedere il dono dell’ubiquità
per essere in tutti i posti dove parlate
per smascherare le vostre bugie
e la vostra incoerenza.
Vorrei che ogni vostro discorso
fosse seppellito da una risata.
Perchè forse lo sberleffo è l’unica cosa
che vi fa davvero paura.

Scritta nel Luglio del 2007

Non è un Paese per giovani

Non è un Paese per giovani, già si sapeva. E mai lo sarà. Perchè, ogni segmento della vita pubblica, è dominato da vecchi (se non bacucchi) che non vogliono abbandonare il palcoscenico. Succede nella politica, nell’economia, nello spettacolo e anche nel calcio.

 Ma perchè uscire di scena è così difficile? Eppure compiere il “beau geste” sarebbe un atto di nobiltà verso le nuove generazioni, ormai stanche di aspettare il loro turno. Per dirne una (ma è solo un esempio), l’età minima per diventare Presidente della Repubblica, è il raggiungimento dei 50 anni. Nonostante questo, Giorgio Napolitano si è insediato al Quirinale alla veneranda età di 81 anni, mentre il suo successore, Sergio Mattarella, ne ha raccolto il testimone alla rispettabile età di 74.

Non è un Paese per giovani, già si sapeva. Ma c’è chi giustifica l’andazzo con la patetica scusa “i vecchi hanno il dono della saggezza”. Falso. Perchè se uno è idiota a vent’anni, state sicuri che, col tempo, potrà solo peggiorare.