Draghicrazia…

democraziaMolti italiani passano il tempo a criticare (giustamente) le dittature altrui, senza mai porsi la fatidica domanda: quali sono le condizioni di salute della nostra apparente democrazia?
Eppure il quadro, da qualunque angolazione lo si guardi, è devastante.
Urge veloce riepilogo.
Pensioni e stipendi da fame, 11 milioni di poveri, di cui almeno 5 milioni condannati alla miseria assoluta, costo della vita altissimo, accentuato dagli aumenti energetici (che non sono solo frutto della guerra in Ucraina come vogliono farci credere), sistema bloccato, media al servizio del governo e non dei cittadini, spazi televisivi, teatrali e musicali occupati militarmente dai soliti noti, partiti allo sbando, politici cialtroni, giustizia lenta e ingiusta, burocrazia insopportabile e potrei andare avanti all’infinito.
Perché democrazia non è solo libertà di parola e movimento (anche se il Green pass ha eliminato anche quello), democrazia è assicurare ai cittadini un’esistenza decente e consentire a chiunque di farsi largo nella società attraverso il merito.
Invece questo Paese ha condannato milioni di persone alla morte civile, che forse è anche peggio di quella fisica.
È davvero questo il modello di democrazia che vogliamo esportare?