La pigrizia mentale dell’italiano medio…

cervelloL’italiano medio è sempre in movimento: jogging, palestra, pilates, cardiofitness, calcio, calcetto, tennis, pallavolo, nuoto e chi più ne ha più ne metta. Nulla di sbagliato. Tenersi in forma, a patto di non esagerare, comporta innumerevoli vantaggi. Peccato che a tanto dispendio di energie fisiche non corrisponda un adeguato lavorio cerebrale. In altre parole, se l’italiano medio dedicasse lo stesso tempo utilizzato per bruciare calorie alla nobile arte del pensiero, questo Paese sarebbe infinitamente migliore. La pigrizia mentale, infatti, è uno dei principali difetti dell’italiano medio, poco propenso a farsi domande e a sviluppare ragionamenti che vadano oltre il confine della superficialità. Meglio assoggettarsi al pensiero comune, alla cultura mainstream, al conformismo di massa. Avere un pensiero autonomo comporta fatica e presuppone l’utilizzo dell’organo chiamato cervello.
A patto, beninteso, di possederne uno.