Il futuro

Forse un giorno una squadra di San Marino giocherà la finale di Champions League.

 Forse un giorno i banchieri chiederanno prestiti ai pensionati.

 Forse un giorno toglieranno la scorta a Berlusconi per darla a quella casalinga di Voghera che ha già subito tre scippi.

 Forse un giorno, alle manifestazioni, i poliziotti manganelleranno  i politici corrotti.

 Forse un giorno verrà inserita nella Costituzione una norma che preveda la messa al bando dei leccaculo.

 Forse un giorno si potrà entrare in Rai anche senza essere raccomandati.

 Forse un giorno quelli che mangiano cose sfiziose avranno una salute di ferro, mentre gli unici ad avere il colesterolo alto saranno i vegeteriani.

 Forse un giorno le rondini prenderanno la mira, giusto per cagare sulla testa di Bruno Vespa e Giuliano Ferrara.

 Forse un giorno, quando sarò decrepito, avrò come badante un gatto.

 Forse un giorno non troppo lontano, diciamo nel 2240, tutto questo non si avvererà.

 In compenso ci saranno ancora Berlusconi, Sgarbi ed il pulcino Pio.

Un desiderio per il 2013….

Un desiderio (ed un augurio) per il 2013.

Un desiderio che, mi rendo conto, è pura utopia. Ma la speranza, per fortuna, non costa nulla.

Che uno tsunami virtuale possa spazzare via tutte le persone corrotte, servili, egoiste, insensibili ed i furbi di professione. E che le sabbie mobili virtuali possano inghiottire per sempre coloro che, utilizzando a sproposito il sostantivo democrazia, hanno azzerato il nostro Paese.

Che un temporale improvviso faccia piovere sul mondo milioni di persone libere, altruiste, coraggiose. E che il loro esempio possa contagiare i deboli e gli eternamente indecisi, in un trionfo di musica e ideali e nel rispetto di regole scritte nell’inchiostro della purezza.