Esce domani…

Copertina Cosa c'è dopo

Cosa c’è ‘dopo’, cento domande sull’Aldilà alla straordinaria medium Sonia Benassi, è il mio 24° libro.

Un volume insolito, basato su una lunga intervista riguardo a un tema che mi ha sempre incuriosito.

Probabilmente, visto che mi sto avvicinando al mio 66° genetliaco, avverto ancora di più il fascino di questo argomento.

In questo libro chi è interessato alla questione troverà quasi tutte le risposte alle sue domande, viceversa, chi non crede nella medianità, con il giusto approccio, avrà modo di riflettere su questa delicata tematica.

Per informazioni e prenotazioni scrivetemi via mail.

Dipendesse da me…

Bambinoguerra

Dipendesse da me manderei al fronte solo quelli che dichiarano la guerra standosene comodamente seduti in poltrona.

Metterei su un carro armato tutti i criminali legalizzati: da Macron a Scholz, da Biden a Netanyahu, fino alla Von der Leyen.

Perché se è vero che Putin è un dittatore è anche vero che Europa e America non hanno alcuna autorità morale per dare lezioni a chicchessia.

Manderei in trincea anche tutti i doppiogiochisti, quelli che “massimo sostegno all’Ucraina ma no all’invio di armi”.

Come se il sostegno all’Ucraina non significasse un proseguimento del conflitto, che invece poteva essere fermato usando le pistole a salve della democrazia.

Siamo a un passo dalla terza guerra mondiale e, anche se riuscissimo ad evitarla, saremo comunque vittime di un Sistema che, se non ti uccide con le pallottole, ti fa morire togliendoti tutto quello che hai.

Ogni riferimento alle case cosiddette green e alle auto elettriche è puramente voluto. In nome di un finto ecologismo desiderano portarci via tutti i nostri risparmi.

Perché, quando avremo speso quel poco che abbiamo per rivestire col cappotto termico le nostre case non ci rimarrà più niente.

Perché, quando avremo acquistato un’auto elettrica pur di non andare a piedi, ci rimarranno solo spiccioli.

Si fa per dire, perché io rifiuterò sia il cappotto termico che l’auto elettrica.

 

Il mio podcast…

Renato 25 Ottobre 1

Circa un mese fa ho inaugurato il mio podcast su Spotify. Ogni giorno, per cinque giorni

alla settimana, affronto temi e argomenti diversi, senza indulgere nella retorica e nel conformismo e aggiungendo un tocco di ironia.

E’ un luogo hygge, stile di vita danese che denota la tendenza a cercare posti dove sentirsi al sicuro.

Come a casa propria.

E’ proprio questo lo spirito del mio podcast, assolutamente gratuito e facilmente fruibile.

Basta registrarsi a Spotify (la registrazione è gratuita), scaricando l’app sullo smartphone oppure sul computer.

Una volta completata l’operazione digitate il mio nome nella ricerca.

L’accesso è possibile anche dalla Smart Tv.

 

43 anni senza John Lennon…

JohnA volte ho come l’impressione che il cuore della musica abbia cessato di battere insieme a quello di John Lennon, freddato con cinque colpi di pistola da un suo fanatico ammiratore, Mark David Chapman. Erano le 23 del giorno 8 Dicembre 1980, a Manhattan, quando il mondo diceva addio a un artista di ineguagliabile spessore e un dreamer ostinato. Era lui, John, la personalità più complessa, sfuggente e stravagante dei Beatles. E, insieme a George Harrison, era sempre lui a incarnare il lato intellettuale e filosofico dei Fab Four. L’ incontro con Yoko Ono, avvenuto in una galleria d’arte di Londra, ha cambiato la storia dei quattro ragazzi di Liverpool, dando un indirizzo diverso alla carriera artistica dell’uomo nato in un drammatico pomeriggio d’inizio Ottobre, nel bel mezzo di un bombardamento tedesco. Proprio lui, emblema del pacifismo, costretto a piegarsi di fronte alla brutalità di un’arma. Una pistola che ha ucciso l’uomo, lasciando intatta l’utopia.
Tratto dal mio libro “La melodia dell’universo”

Sono Vannacci nostri…

Vannacci, 'gay, graffitari e delinquenti sono minoranze'

Non c’era bisogno del generale Vannacci: sono anni che parlo e scrivo del mondo al contrario chiamato Italia.

Che negli ultimi tre anni e mezzo ha avuto la sua ‘apoteosi’ con la sospensione dei medici colpevoli di non aver tradito il giuramento di Ippocrate, rifiutandosi di partecipare al business delinquenziale della terapia sperimentale impropriamente chiamata vaccino.

Medici coraggiosi, che stanno pagando un prezzo altissimo solo per aver fatto il proprio dovere.

Medici che, proprio per questo, non hanno libero accesso ai media mainstream.

E, nelle rarissime occasioni in cui trovano un canale informativo in cui infilarsi, vengono additati al pubblico ludibrio come fossero stregoni.

Questo è il mondo capovolto chiamato Italia, un mondo autorizzato tacitamente e non dalla maggioranza degli abitanti di questo sciagurato Paese.

Anni ottanta…

montimickQuesti due personaggi hanno entrambi 80 anni.
Il primo ha sempre parlato di soldi e di sacrifici (degli altri), concedendosi al massimo la ‘trasgressione’ di scambiare due chiacchiere con Luxuria.
Il secondo non si è fatto mancare nessun vizio, sniffando e bevendo come non ci fosse un domani e vivendo ogni giorno sul filo della dissolutezza.
Ecco i risultati.
Questo non significa che i giovani debbano seguire l’esempio di Mick Jagger.
Ma che parlare sempre e solo di soldi e di sacrifici (degli altri) ti farà diventare come Mario Monti.

Il triplete…

man cityIeri sera il Manchester City ha finalmente vinto la Champions, riuscendo a centrare il triplete. Ma il triplete l’ha fatto anche il tanto strombazzato calcio italiano delle ultime settimane: tre finali e tre sconfitte. Tanta retorica spesa  da un giornalismo sportivo degnamente rappresentato dai Caressa e dagli Zazzaroni, per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.

L’utopia degli spiriti liberi

Copertina_SpiritiLiberi_StampaNegli anni settanta c’erano i concept album, 33 giri che, attraverso le canzoni contenute nel vinile, trattavano un unico argomento.
“L’utopia degli spiriti liberi”, il mio nuovo lavoro, può essere quindi definito un concept book.
Infatti le venti storie brevi e le tre poesie contenute nel volume hanno un tema unico.
Unico e nobile.
La libertà.
Una parola magica, calpestata, vilipesa e derisa negli ultimi tre anni.
L’esigenza di ridarle luce e voce, riempiendo di colori le pagine bianche di un libro è nata osservando il disagio di chi ha dovuto subire i soprusi di un potere sempre più marcio e corrotto.
“L’utopia degli spiriti liberi” è un volume orgogliosamente autoprodotto, senza case editrici, librerie e tutto quello che riguarda il mainstream.
Perché la coerenza, per chi scrive, è una ragione di vita.
Il libro, acquistabile solo attraverso il sottoscritto, sarà disponibile tra un paio di giorni.
Se vi interessa averlo al vostro domicilio, scrivete a renato@renatolamonica.com indicando il vostro indirizzo.

Il mio nuovo libro…

rondiniIn questi giorni sto ultimando il mio 23° libro.
Sarà composto da una serie di brevi racconti che avranno come denominatore comune la libertà.
La libertà in tutte le sue forme ed espressioni.
Compresa quella di morire quando la sofferenza raggiunge l’apice (nel libro ci sarà anche un racconto sulla morte assistita).
Dedicherò il libro al dottor Giuseppe De Donno e a tutti i medici che hanno difeso il giuramento di Ippocrate dai ridicoli protocolli ministeriali.
 
Ancora una volta sarà un volume orgogliosamente autoprodotto, quindi acquistabile solo dal sottoscritto: spedizioni in tutta Italia, oppure partecipando alle presentazioni nella mia città.
Data d’uscita: inizio Aprile.
Credo possa essere un bel regalo da fare a tutti coloro che amano la libertà.
Non solo a parole.
Stay tuned.

The winner is…

MESSI BACIA LA COPPANegli ultimi quattro anni Lionel Messi ha avuto un rendimento non esaltante (beninteso per uno come lui). La ragione? Il suo cuore e la sua testa erano già a Qatar 2022: l’ultima occasione per eguagliare Maradona.

Infatti, come avevo previsto, in questa edizione dei Mondiali si è visto un Messi stratosferico.

Motivato, ispirato, trascinante.

Il titolo l’ha vinto lui, con la sua immensa classe.

Subito dopo l’hanno vinto Emiliano Martinez, Julio Alvarez ed Enzo Fernandez.

Menzione particolare per Angel Di Maria, sempre a suo agio nelle finali.

Per la terza volta consecutiva il sottoscritto ha indovinato la vincitrice dei Mondiali.
Nel 2014 dissi Germania.
Nel 2018 dissi Francia.
Nel 2022 ho detto Argentina.
Dopo un exploit del genere dovrebbero offrirmi come minimo la direzione della Gazzetta dello Sport (faccina che ride).