Gimme five

Sulla ruota della Coppa Campioni/Champions League, la cinquina è uscita solo una dozzina di volte. Il primo a riuscire nell’impresa fu Sven Ove Ohlsson, punta del Göteborg. Accadde il 19 Settembre 1959, nel 6-1 inflitto dagli svedesi ai nordirlandesi del Linfield.

Due anni dopo, fu il turno di un altro attaccante scandinavo, Bent Løfqvist (B1913) che raggiunse il podio di bomber in quell’edizione (sia pure a pari merito) sparando tutte le sue cartucce nelle due partite contro i lussemburghesi dello Spora.

Nel 1962 toccò al brasiliano Josè Altafini e all’inglese Ray Crawford. Il primo prese di mira un’altra squadra lussemburghese, l’Union, il secondo diventò l’incubo dei maltesi dell’Hibernians.

Negli anni sessanta ci furono altre 3 iscrizioni all’albo del 5. Dal bulgaro Nikola Kotkov, che prese a “pallonate” il portiere del Malmoe, al leggendario centravanti ungherese Florian Albert, Pallone d’Oro del 1967, che sbeffeggiò i teneri islandesi del Keflavik. Il decennio fu chiuso dal regale Paul Van Himst, uno dei migliori calciatori europei dell’epoca, che anestetizzò la retroguardia dell’Haka Valkeakoski.

Negli anni settanta gli exploit realizzativi furono 3. A cominciare dal cannoniere per eccellenza, ovvero il tedesco Gerd Müller, performance ottenuta nel 1972, contro i ciprioti dell’Omonia. Sei anni più tardi, il centravanti del Bayern fu emulato dallo svizzero Claudio Sulser, altro satanasso dell’area di rigore, che non ebbe soverchie difficoltà a perforare l’insulsa difesa della Valletta.

Nel 1979, ecco il decimo della lista: Soren Lerby, danese dell’Ajax e primatista del goal di quell’edizione. Nei panni di agnello sacrificale il solito Omonia Nicosia. Dopo qualche stagione di black out, arriviamo al 1999, con l’acuto di Mikhail Mikholap, attaccante lettone dello Skonto Riga che, nei preliminari della competizione, rifila 5 sberle al malcapitato portiere del Jeunesse D’Esch.

Poi le difese prendono le adeguate contromisure e le goleade diminuiscono. Per ritrovare il penta-goleador ci voleva proprio lui, Lionel Messi, l’unico ad aver siglato una cinquina contro una squadra (Bayer Leverkusen) non catalogabile alla voce materasso.

Tratto dal mio libro “Coppa Campioni story” Curcio editore

Il diritto di satira

La libertà, diceva Victor Hugo, comincia dall’ironia. Per questo rivendico il diritto di satira su tutto, religione compresa. Bisogna fermarsi solo davanti alla morte e di fronte ai più deboli: bambini, anziani, animali. Quindi tanto di cappello ai giornalisti di Charlie Hebdo, che non si sono fatti intimidire dalle minacce. Come diceva Emiliano Zapata “meglio morire in piedi che vivere in ginocchio”.