Non è un Paese per giovani

Non è un Paese per giovani, già si sapeva. E mai lo sarà. Perchè, ogni segmento della vita pubblica, è dominato da vecchi (se non bacucchi) che non vogliono abbandonare il palcoscenico. Succede nella politica, nell’economia, nello spettacolo e anche nel calcio.

 Ma perchè uscire di scena è così difficile? Eppure compiere il “beau geste” sarebbe un atto di nobiltà verso le nuove generazioni, ormai stanche di aspettare il loro turno. Per dirne una (ma è solo un esempio), l’età minima per diventare Presidente della Repubblica, è il raggiungimento dei 50 anni. Nonostante questo, Giorgio Napolitano si è insediato al Quirinale alla veneranda età di 81 anni, mentre il suo successore, Sergio Mattarella, ne ha raccolto il testimone alla rispettabile età di 74.

Non è un Paese per giovani, già si sapeva. Ma c’è chi giustifica l’andazzo con la patetica scusa “i vecchi hanno il dono della saggezza”. Falso. Perchè se uno è idiota a vent’anni, state sicuri che, col tempo, potrà solo peggiorare.